19 settembre 2014
Questa mattina i Carabinieri del nucleo investigativo di Torre Annunziata hanno notificato un provvedimento di custodia cautelare in carcere, emesso dal Gip del Tribunale di Napoli su richiesta della DDA partenopea,nei confronti di due indagati, già detenuti per altri reati presso le case circondariali di Teramo e Roma Rebibbia.
I due, ritenuti affiliati al clan Papale, operante a Torre del Greco e alleato al clan Di Gioia, sono accusati di tentato omicidio aggravato dal metodo mafioso.
Il reato a cui si riferiscono i provvedimenti risale al ottobre 2010, quando Maurizio Magliulo fu vittima di un agguato perché ritenuto appartenente al clan degli scissionisti del clan Di Gioia, in contrapposizione ai Papale per l’egemonia di Torre del Greco.
Le indagini sono state svolte sia con l’ausilio di intercettazioni telefoniche sia ambientali a carico dei due indagati, individuati quali mandante ed esecutore del tentativo di omicidio, e di affiliati arrestati a febbraio di questo anno per associazione di tipo camorristico e possesso di armi. Importanti sono state le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia che hanno permesso di ricostruire i rapporti tra le organizzazioni camorristiche e il movente del reato.
Infatti con l’omicidio di Gaetano Di Gioia, avvenuto nel 2009, una parte degli affiliati decise di separarsi e creare una propria organizzazione, Scissionisti del clan Di Gioia, direzionando il potere sul territorio torrese per quando riguarda il racket delle estorsioni ai commercianti, già in mano ai Papale; così divenne necessario un gesto significativo concretizzato nel tentato omicidio di Magliulo.
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