A confronto con Roberti e Colangelo e assessore Nugnes
21 maggio 2013
Napoli. Il ruolo delle donne nel contrasto alla camorra e' stato il tema del convegno 'Donne contro la camorra' promosso dal Circolo Canottieri di Napoli in collaborazione con la Fondazione Polis della Regione Campania.
Donne che, come e' stato sottolineato, svolgono ''un ruolo importante'' nel contrasto alla criminalita' organizzata e alla camorra sia sul ''piano sociale che giudiziario''. ''Da anni - ha detto il procuratore della Repubblica di Salerno Franco Roberti - sono numerose le donne magistrato impegnate su questo fronte, donne che portano in questa lotta la loro grande preparazione e la loro grande sensibilita'''.
Donne che - come ha sottolineato il procuratore Capo di Napoli Giovanni Colangelo - ''ricoprono un duplice ruolo: da un lato lottano contro la camorra con tutte le loro forze all'interno delle famiglie, delle istituzioni, delle scuole e dall'altro ci sono donne che sono le prime vittime della camorra quando perdono un parente, un figlio, quando - ha aggiunto - vedono il dissolvimento della propria famiglia''. Universo femminile che anche in un terreno difficile come il contrasto alla criminalita' porta le proprie caratteristiche.
''Le donne - ha riferito l'assessore regionale Daniela Nugnes - hanno un valore aggiunto dato dalla maternita', dalla sensibilita', dal grande rispetto che hanno per la vita umana che la camorra dimentica''. Donne come ''un dono'' che ha concluso don Tonino Palmese di Libera ''deve essere valorizzato''. Nel corso del dibattito e' stata presentata una linea di abbigliamento e di accessori in stile africano realizzata dalla Cooperativa Altri Orizzonti che opera in un bene confiscato alla criminalita' organizzata a Castel Volturno.
ANSA
In foto: Franco Roberti