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1° ottobre 2012
Napoli. Una chiamata al popolo, che "si deve ribellare contro la camorra". A farla è don Luigi Merola, prete anticamorra ed ex parroco del quartiere Forcella a Napoli e oggi presidente della fondazione onlus 'A voce d''e creature' con la quale recupera ragazzi a rischio, in particolare quelli che si sono allontanati dalla scuola. Proprio a loro don Merola dedica l'onoreficenza al merito della Repubblica italiana della quale è stato insignito questa mattina in Prefettura. "Finalmente - dichiara al termine della cerimonia - in questa città c'è un lavoro che viene riconosciuto e che va al di la' della repressione. Abbiamo capito che la cosa migliore è prendere questi ragazzi e portarli nei circuiti sani perche' la citta' e' fatta di tante eccellenze. Di questo sono molto fiero". Napoli, spiega don Luigi Merola, "e' una citta' che si deve ancora liberare da questo cancro della camorra. Tutti noi vediamo che il lavoro delle forze dell'ordine e dei magistrati arriva solo fino a un certo punto, ci sono interi quartieri ancora nelle mani della criminalità, che controlla i vicoli, le attivita' commerciali. Sono dell'avviso che non bastino gli uomini che oggi sono stati insigniti di questa onorificenza ma abbiamo bisogno di un intero popolo che deve ribellarsi. La camorra da' ancora troppo pane e lo Stato deve tornare a occupare il nostro territorio".
Camorra: don Luigi Merola, tutto il popolo deve ribellarsi. Proprio alle istituzioni, pur nel "massimo rispetto", don Merola rivolge un ammonimento: "Per anni lo Stato ha abbandonato questo territorio. Deve imparare a investire meglio quelle poche risorse che ci sono. Sappiamo di dover rispettare le istituzioni e lo facciamo, ma sappiamo anche che dobbiamo chiedere di fare di piu'". Infine don Merola ha rivolto parole di stima nei confronti del prefetto di Napoli Andrea De Martino, che tra poche settimane lascera' l'incarico per sopraggiunti limiti d'eta': "E' un uomo saggio che ha conosciuto Napoli ed e' entrato nelle sue viscere. Non e' rimasto seduto in cattedra ma e' sceso in strada. E' un uomo concreto e mi auguro che possa continuare a dare il suo contributo anche quando andra' in pensione. Oggi abbiamo bisogno di un esercito di volontari grazie ai quali fondazioni e associazioni come 'A voce d''e creature' vanno avanti. La sua opera - conclude - potra' continuare anche al di la' del ruolo di prefetto".

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