Erano ubicati tra Veneto, Lombardia e Campania
31 maggio 2012
Rimini. La Guardia di Finanza di Rimini ha eseguito la confisca di 38 immobili a carico del camorrista pluiripregiudicato P.M., operante in Veneto ed in Romagna. La confisca è stata disposta dal Tribunale di Bologna al termine delle indagini svolte dalla sezione Mobile del Nucleo di Polizia Tributaria di Rimini e coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bologna. Il provvedimento riguarda i beni di cui P.M. aveva disponibilità in valore sproporzionato rispetto al reddito dichiarato ed all'attività economica svolta. In particolare, attraverso una preventiva attività di intelligence e concomitante analisi dei vari fascicoli processuali che avevano portato alla condanna per estorsione ed usura nei confronti di imprenditori dell'Emilia Romagna e del Veneto è stato comprovato, come si legge in una nota della Guardia di Finanaza, «lo stretto e costante contatto con esponenti del clan dei Casalesi; ricostruita la posizione economico-patrimoniale, da cui emergevano palesi discrepanze tra redditi dichiarati e patrimonio immobiliare posseduto direttamente o tramite prestanome». Il pluripregiudicato era, infatti, titolare di beni immobili in valore sproporzionato all'esiguo reddito dichiarato da lui e dai familiari, insufficiente perfino a far fronte ai bisogni quotidiani. Trentotto immobili ubicati in Veneto, Lombardia e Campania del valore catastale di oltre 7 milioni di euro e commerciale di oltre 20 milioni che ora sono diventati proprietà dello Stato.
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