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13 ottobre 2011
Napoli.
I carabinieri del Nucleo investigativo di Caserta stanno dando esecuzione ad un'ordinanza di custodia cautelare, richiesta dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli, nei confronti della moglie di Giuseppe Cantile, 39 anni, esponente del clan dei Casalesi gruppo Setola, catturato il 30 gennaio 2009 da latitante, e di altre cinque persone (tra cui due coppie di coniugi dell'agro aversano) accusate di aver favorito la latitanza dell'uomo, durata quasi due anni. Numerose sono le condotte di favoreggiamento contestate agli indagati che, fornendo al latitante un alloggio stabile per permettergli di eludere le indagini da parte delle forze dell' ordine, gli hanno consentito di mantenere la sua operatività in seno all'organizzazione criminale di appartenenza. Lo stesso Cantile e la moglie Antonietta Cangiano sono destinatari del provvedimento restrittivo relativamente al reato di ricettazione di documenti d'identità falsificati per intestare schede sim utilizzate dallo stesso Cantile e da suoi fiancheggiatori.

ANSA

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