La Guardia di Finanza di Salerno ha eseguito, questa mattina, un provvedimento, emesso dal Tribunale - sezione misure di prevenzione su richiesta della Dda salernitana, con cui è stato disposto il sequestro, ai sensi del codice antimafia, di partecipazioni societarie e unità immobiliari, per un ammontare stimato in tre milioni di euro, nei confronti di Francesco Capri, elemento, secondo i magistrati, di vertice insieme ai fratelli Antonio e Giuseppe D'Agostino di un clan attivo nel Salernitano, già condannato per reati di associazione mafiosa, estorsione, rapina, porto abusivo e detenzione di armi e per reati in materia di stupefacenti. La misura nasce da una indagine svolta dal Gico delle Fiamme Gialle, il 16 dicembre 2022 erano stati disposti i domiciliari per Capri e l'interdizione per un anno dall'esercizio di attività imprenditoriali per Generoso Galderisi, di cui Capri era socio occulto, entrambi indagati per trasferimento fraudolento di valori e, attualmente, imputati. Già tre anni fa si era proceduto al sequestro, tra l'altro, di tre mini-appartamenti, la cui disponibilità "veniva giustificata - ricostruisce la Procura di Salerno - da simulati contratti di comodato d'uso, del valore complessivo di circa 700mila euro, facenti parte di un complesso immobiliare sito in una zona di pregio di Salerno". Parallelamente, per il principio del 'doppio binario', cioè l'applicazione congiunta di provvedimenti cautelari previsti in ambito penale e di prevenzione, "tenuto conto della pericolosità qualificata ascrivibile a Capri, in ragione della sua storia criminale e dell'accertata appartenenza all'omonimo clan camorristico", si è proceduto a richiedere e a ottenere il sequestro di prevenzione, oltre che dei beni già oggetto di procedimento penale, di ulteriori cespiti anche questi con intestazione fittizia più risalenti nel tempo e pertanto estinte per prescrizione. Si tratta di quote di due ulteriori società titolari di immobili e complessi aziendali, di cui una, la 2G srl, proprietaria della struttura chalet/bar/pizzeria 'Embarcadero' sul lungomare di Salerno, ora concessa in affitto a una società terza estranea alla vicenda giudiziaria. In totale, sono stati sottoposti a sequestro partecipazioni societarie, nella misura del 50%, di tre società di capitali e, nella stessa misura, altrettanti complessi aziendali, oltre a cinque unita' immobiliari di cui 2 per una quota pari alla meta' del loro valore complessivo.
Fonte: Agi
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