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Nove persone in carcere e cinque agli arresti domiciliari per i reati, contestati a vario titolo, di associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsione, incendio, detenzione di armi e ricettazione: sono i numeri dell'inchiesta, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia e condotta dai carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Caserta, nei confronti di persone ritenute vicine al clan dei Casalesi attualmente attivi nei territori di Grazzanise, Santa Maria La Fossa, Vitulazio, Capua, San Tammaro, Santa Maria Capua Vetere, Casal di Principe e comuni limitrofi. Tra i destinatari del provvedimento anche Antonio Mezzero, a capo del gruppo, che è stato scarcerato nel 2022 dopo 24 anni di reclusione: pur sottoposto dapprima alla libertà vigilata e successivamente alla sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno, Mazzero è accusato di essersi adoperato per riorganizzare il gruppo criminale e affermare il proprio controllo del territorio. "Avvalendosi di persone di fiducia, tra cui anche dei parenti, Mazzero ha posto in essere estorsioni in danno di imprenditori, una tentata estorsione in danno di una giovane coppia per risolvere una controversia abitativa connessa con la resistenza opposta dai due nel liberare l'appartamento in cui erano in affitto, realizzata mediante minaccia e violenza ed in particolare culminata nell'incendio dell'autovettura di proprietà dei predetti", si legge nel comunicato stampa. Le indagini, inoltre, hanno "consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico degli indagati in ordine al tentativo di accaparrarsi la gestione di attività commerciali attraverso le quali reimpiegare proventi illeciti, ovvero nell'ottenere una tangente sulla compravendita di un capannone commerciale, del valore di oltre un milione di euro". I carabinieri hanno inoltre trovato nella disponibilità di alcuni indagati mezzi d'opera e materiali da cantiere proventi di furti (valore stimato in circa 40 mila euro): tutto il materiale rubato è stato restituito ai proprietari. Le indagini hanno altresì consentito di acclarare la disponibilità di armi da parte del sodalizio criminale. L'indagine è stata avviata nel settembre del 2022 e si è conclusa alla fine del mese di giugno 2023. Oggi, infine, l'esecuzione dell'ordinanza di custodia cautelare spiccata dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Napoli nei confronti di 14 persone.

Fonte: Agenzia Nova 

Foto © Imagoeconomica

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