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Confermare la condanna all'ergastolo per Massimiliano Sestito, il killer evaso nel milanese a pochi giorni dalla sentenza in corso oggi in Cassazione. Il pg ha chiesto la conferma della sentenza di Appello ter che ha condannato Sestito all'ergastolo e a 24 anni e 8 mesi un altro imputato per l'assassinio del boss della ‘Ndrangheta Vincenzo Femia, avvenuto a Roma nel 2013. Il 51enne, che ha già scontato trent'anni per l'omicidio del carabiniere Renato Lio avvenuto nel 1991 a Soverato, era ai domiciliari dal 12 gennaio su disposizione della Corte di Assise di Appello di Roma. Sestito è evaso lunedì notte rompendo il braccialetto elettronico, a poche ore dalla decisione dei supremi giudici che oggi potrebbero rendere definitiva per lui la condanna all'ergastolo. L'uomo aveva finito di scontare la condanna a 30 anni per l'omicidio del carabiniere Lio, e per l'omicidio del boss Femia, dopo otto pronunce tra assoluzioni e condanne, era in custodia cautelare ai domiciliari in attesa dell'udienza di oggi in Cassazione. Femia, originario della provincia di Reggio Calabria, venne ucciso a colpi di pistola e ritrovato in una zona periferica della Capitale. Al processo, celebrato dopo due rinvii della Cassazione, si era arrivati dopo le indagini della Squadra Mobile coordinate dalla Dda di Roma con il pm Francesco Minisci. La decisione della Cassazione è attesa in serata.

Foto © Imagoeconomica

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