Il gip del tribunale di Catanzaro ha emesso tre ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di altrettanti soggetti gravemente indiziati di tentata estorsione in concorso, aggravata da metodo e finalità mafiosi, avvenuti a Cassano allo Jonio (Cosenza). Le indagini condotte dalla Dda catanzarese, diretta dal procuratore Nicola Gratteri, si riferiscono a fatti accaduti nel marzo scorso, quando due degli indagati, gravitanti in ambito criminale, con la collaborazione di un imprenditore edile, terzo soggetto raggiunto dal provvedimento, hanno avvicinato il dipendente di una ditta impiegata nella realizzazione del 'Terzo megalotto' della nuova SS 106 jonica affinché riferisse al proprio titolare l'invito a partecipare ad un incontro con i primi due. Al netto rifiuto del titolare della ditta di calcestruzzi scattarono le ritorsioni: prima il rinvenimento di una bottiglietta di liquido infiammabile davanti alla sede legale e poi l'incendio di tre betoniere. Il procedimento è nella fase delle indagini preliminari.
'Ndrangheta: 3 arresti per tentata estorsione nel Cosentino
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