Le unità della squadra mobile della Questura di Reggio Emilia, nell'ambito dell'operazione contro la 'Ndrangheta denominata "Perseverance", nella giornata di ieri hanno sottoposto a sequestro preventivo oltre 700 mila euro nei confronti di due coniugi modenesi ritenuti responsabili di autoriciclaggio. Le indagini hanno consentito di registrare l'intercettazione relativa alla richiesta dei due coniugi (uno di questi è un direttore di banca) che avrebbero contattato un terzo soggetto, i cui fratelli sono stati condannati per associazione a delinquere di stampo mafioso, per procurare dei danni fisici alla badante di alcuni facoltosi fratelli, residenti nel Modenese, e che avevano un conto corrente proprio nella banca di uno dei due indagati. Ulteriori sviluppi hanno permesso di accertare la sottrazione di circa 1 milione di euro in danno ai fratelli attraverso la fittizia creazione di conti correnti per poter versare i bonifici in società "cartiere". I due indagati erano già colpiti da un ordine di custodia cautelare in carcere emessa dal gip nel marzo scorso per l'accusa di estorsione aggravata dal metodo mafioso. Oltre alla somma in denaro, ritenuta equivalente alla somma del provento illecito, sono stati sequestrati una villa, terreni di proprietà e conti correnti. Il provvedimento è stato emesso dal gip del tribunale di Reggio Emilia su richiesta della locale Procura.
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'Ndrangheta: sequestrati 700 mila euro a coniugi modenesi per autoriciclaggio
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