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La Corte d'Assise di Catanzaro, accogliendo la richiesta del sostituto procuratore della Dda Pasquale Mandolfino, ha condannato all'ergastolo il 35enne Marco Gallo, ritenuto l'esecutore materiale dell'omicidio dell'avvocato Pietro Pagliuso, avvenuto a Lamezia Terme il 9 agosto del 2016. L'omicidio, secondo la ricostruzione della pubblica accusa, sarebbe stato eseguito su ordine di Pino e Luciano Scalise, al vertice dell'omonima cosca di Decollatura (Cz). Il 18 giugno scorso, infatti, nel procedimento antimafia "Reventinum" celebrato col rito abbreviato, il Gup di Catanzaro, Pietro Carè, ha condannato entrambi all'ergastolo come mandanti dell'assassino del legale. Pino e Luciano Scalise avrebbero commissionato l'omicidio perché ritenevano l'avvocato Pagliuso 'colpevole' di aver favorito Domenico Mezzatesta, capo della cosca rivale, in diverse occasioni, vale a dire nel processo che vedeva Mezzatesta (e il figlio) sotto processo per l'omicidio di due persone affiliate alla cosca Scalise, e anche durante la sua latitanza, nel corso della quale venne ammazzato Daniele Scalise, figlio di Pino Scalise. E' il terzo ergastolo comminato a Gallo, dopo quello per l'omicidio di Gregorio Mezzatesta del giugno 2017 a Catanzaro, e di Francesco Berlingieri del gennaio dello stesso anno a Sambiase (Cz).

Foto © Imagoeconomica

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