I carabinieri del Comando provinciale di Catanzaro, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, hanno dato esecuzione all'arresto di 29 persone, ritenute responsabili dei reati di: attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti, furto aggravato e violazione di sigilli.
Nello specifico, per 15 indagati è stata disposta la misura cautelare della detenzione in carcere, per 14 indagati la misura cautelare degli arresti domiciliari. È stato disposto, inoltre, il sequestro preventivo per le organizzazioni aziendali coinvolte, si tratta di due imprese individuali e quattro società a responsabilità limitata. Il provvedimento è scaturito dall'attività dell'operazione "Quarta chiave", condotta dai carabinieri della Compagnia di Lamezia Terme, diretta e coordinata dalla Procura della Repubblica - Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, avviata nell'agosto 2019, a seguito di un vasto incendio di rifiuti presso l'insediamento rom di Contrada Scordovillo, a Lamezia Terme, con lo sprigionamento di fumi tossici che hanno interessato l'adiacente ferrovia ed il vicino ospedale "Giovanni Paolo II".
Gli elementi acquisiti hanno consentito di documentare l'esistenza, all'interno del sito di Scordovillo, di una vera e propria realtà imprenditoriale che, in violazione delle norme di settore, era dedita alla raccolta e trasporto di rifiuti presso ditte specializzate nella preparazione e riciclo di rottami ferrosi che, a loro volta, ricevevano illecitamente i carichi conferiti.
'Ndrangheta, traffico illecito di rifiuti: 29 arresti a Catanzaro
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