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Il gup di Reggio Calabria Maria Rosa Barbieri ha dissequestrato le quote societarie detenute da Antonino Gagliostro, imputato nello stralcio del processo "Eyphemos" che si sta celebrando con il rito abbreviato. Accogliendo l'istanza degli avvocati Gregorio Calarco e Vincenzo Giorgio Cotroneo, difensori dell'imputato, il giudice ha disposto il dissequestro del 75% delle quote della società "Tolstoj srls", del 50% delle quote della società "San Gottardo Bistrot snc" e del 25% della società "Le Saie Milano sas". Si tratta delle aziende attraverso cui Gagliostro, assieme ad altri soci, gestiva a Milano due bar e un ristorante. Secondo la Procura, che lo ha accusato anche di associazione mafiosa, l'indagato avrebbe "impiegato i proventi delle attività delittuose e li trasferiva in attività imprenditoriali, in modo da ostacolare concretamente l'identificazione della loro provenienza". Da qui l'accusa di autoriciclaggio e il sequestro delle quote societarie nel settembre scorso. A distanza di sei mesi, però, secondo il gup che ha accolto la tesi degli avvocati Calarco e Cotroneo "sono venuti meno i presupposti del sequestro finalizzato alla confisca allargata". Con la loro richiesta i due legali hanno sostenuto la lecita provenienza del denaro servita all'acquisto delle quote societarie.

Fonte: ANSA

Foto © Imagoeconomica

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