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Un arsenale di armi è stato rinvenuto dalla Squadra mobile della Questura di Cosenza nelle campagne di Roggiano. Il ritrovamento avrebbe a che vedere con la decisione di Roberto Presta di collaborare con la giustizia a seguito dell'arresto a febbraio del 2020, quando il Gip di Catanzaro su richiesta della Procura Distrettuale Antimafia guidata da Nicola Gratteri, aveva emesso 45 misure cautelari nell'ambito dell'operazione antidroga Valle dell'Esaro. I poliziotti hanno rinvenuto, nascosti sotto terra, fucili, pistole, materiale esplodente e anche stupefacenti riconducibili al presunto gruppo criminale legato a Franco Presta. Per gli inquirenti, l'organizzazione era dedita a vendita, distribuzione, trasporto, consegna, acquisto, comunque illecita detenzione di ingenti quantitativi di marijuana, hashish e cocaina. Ad alcuni degli indagati furono contestati altri reati, come estorsione, ricettazione, porto e detenzione abusive di armi. Secondo gli investigatori, l'organizzazione era operante nel territorio dell'intera Valle dell'Esaro facente capo ad esponenti della famiglia Presta, in particolare Antonio e Roberto Presta, cugini dell'ergastolano Franco, elemento di spicco del sodalizio criminale.

Foto © Rod Waddington

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