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Si è concluso nei giorni scorsi il processo di secondo grado, in abbreviato, scaturito dall'operazione "Stammer 2", condotta dalla Guardia di Finanza sotto il controllo della Dda di Catanzaro.
Un'inchiesta sul traffico internazionale di stupefacenti condotto dai clan vibonesi dei Pititto di Mileto, Fiarè di San Gregorio d'Ippona e Mancuso di Limbadi.
La Corte d'Appello di Catanzaro ha commiato 17 condanne, fra loro anche il dentista Francesco Fiarè (2 anni e 8 mesi), figlio del boss di San Gregorio d'Ippona Filippo Fiarè, e Domenico Mancuso, figlio del boss di Limbadi Giuseppe Mancuso.
Secondo gli inquirenti le cosche, per garantire l'offerta di stupefacente nonostante il protrarsi dei tempi di attesa per l'approvvigionamento della cocaina proveniente dal Sud America, avevano raggiunto degli accordi con l'organizzazione criminale albanese, tramite alcuni sodali brindisini.
Era emerso dalle indagini che lo stupefacente veniva volutamente dirottato dalla Puglia verso il porto di Ancona, concludendo il suo viaggio a Milano dove il sodalizio vantava la presenza di accoliti in grado di garantire la distribuzione nel territorio milanese.

Foto © Imagoeconomica

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