E' in corso da stamattina all'alba, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria, l'esecuzione di cinque provvedimenti di fermo tra Reggio Calabria ed il Trentino-Alto Adige. Gli agenti dalla Polizia di stato ed i Carabinieri del Ros sono intervenuti nei confronti di presunti elementi di vertice, luogotenenti e affiliati alla cosca Serraino della 'Ndrangheta. Ai cinque fermati il procuratore Giovanni Bombardieri e il sostituto della Dda Stefano Musolino contestano l'accusa di associazione a delinquere di stampo mafioso. Nel corso dell'operazione, denominata Pedigree 2, i carabinieri del Ros di Reggio Calabria e Trento e gli agenti della squadra mobile reggina stanno eseguendo anche numerose perquisizioni e il sequestro di un esercizio commerciale. Contestualmente è in corso, in coordinamento investigativo, una corrispondente operazione coordinata dalla Dda di Trento (denominata "Perfido") nell'ambito di un'indagine che ha consentito ai carabinieri di accertare l'esistenza e l'operatività di una locale di 'Ndrangheta con influenza sull'intera provincia trentina.
Un'indagine che, a quanto si apprende, ha portato all'arresto di 19 persone nei confronti dei quali viene ipotizzata anche l'associazione mafiosa. Secondo gli investigatori, una proiezione dell'omonima struttura criminale operante a Cardeto ed oggetto dell'operazione in corso a Reggio Calabria.
I dettagli dell'indagine saranno resi noti in una conferenza stampa in programma alle 10.30 a Trento alla quale parteciperanno il procuratore Sandro Raimondi e il comandante del Ros Pasquale Angelosanto. Alla stessa ora si terrà nella Questura di Reggio Calabria la conferenza stampa del procuratore Bombardieri.
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'Ndrangheta, blitz in Calabria e in Trentino contro la cosca Serraino
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