18 maggio 2012
Reggio Calabria. Tre soggetti delle cosche di San Luca sono stati arrestati in due distinte attività dalla Polizia di Stato e dai Carabinieri di Reggio Calabria. Tutti sono stati condannati nel processo Fehida in cui si sono trovate alla sbarra le consorterie di 'ndrangheta coinvolte nella sanguinosa faida che ha portato alla strage di Duisburg. Gli uomini della sezione criminalità organizzata della squadra mobile reggina e del commissariato di Bovalino hanno notificato un'ordinanza di ripristino della misura cautelare nei confronti di Giovanni Strangio (46 anni) e Achille Marmo (38 anni). Entrambi sono fratelli di due vittime della strage di Duisburg, rispettivamente Sebastiano Strangio e Marco Marmo. Inoltre i due fratelli Strangio erano contitolari del ristorante «Da Bruno» dove è avvenuto l'eccidio di sei persone. Giovanni Strangio e Achille Marmo erano stati scarcerati per decorrenza dei termini di custodia cautelare. Al processo Fehida sono stati condannati a otto anni. Dopo una serie di ricorsi, la Cassazione si è pronunciata sulla loro posizione determinando così la nuova custodia. I carabinieri invece hanno arrestato Paolo Nirta, di 35 anni, già sottoposto alla misura della sorveglianza speciale. Anche lui era stato condannato a otto anni di carcere, pena confermata dalla Corte d'assise d'appello. Quando ha capito che i carabinieri lo stavano per arrestare, ha tentato la fuga lasciandosi cadere dal primo piano della propria abitazione. È stato comunque bloccato dai militari che hanno chiamato l'ambulanza del 118 per i soccorsi. Giunti in ospedale, gli è stata diagnosticata la frattura al bacino e al gomito sinistro. Si trova quindi ricoverato all'ospedale di Locri.
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