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7 maggio 2012
Firenze. Alle prime ore di oggi, i finanzieri del Gico del Nucleo di Pt di Firenze hanno dato il via all'operazione «Diamante», che ha portato all'esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di cinque uomini (due campani e tre toscani) accusati di usura, estorsione ed esercizio abusivo di attività finanziaria, ricorrendo alle intimidazioni tipiche del metodo mafioso. Contemporaneamente alle misure cautelari personali, il Gico ha proceduto al sequestro di beni per un valore pari a circa 200.000 euro. L'organizzazione criminale, che era ben inserita all'interno del clan dei Casalesi, aveva un ruolo di primo piano nelle zone della provincia di Caserta, soprattutto nella gestione di sale da gioco e scommesse. Le somme di denaro così acquisite venivano, in parte, reimpiegate in Toscana, concedendo, grazie al sostegno ed alla mediazione di alcuni fiorentini, prestiti usurai a imprenditori in difficoltà (9 le vittime accertate). Le vittime che non riuscivano a far fronte alle pressanti richieste degli esosi tassi di interesse subivano violenze ed intimidazioni (anche ricorrendo all'uso delle armi).

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