9 febbraio 2012
Reggio Calabria. I carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria e il Ros stanno eseguendo un provvedimento di fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria, nei confronti di 11 appartenenti alla cosca Pesce di Rosarno, responsabili a vario titolo di associazione di tipo mafioso. Le indagini, svolte dai carabinieri alla ricerca del latitante Giuseppe Pesce, hanno consentito di individuare i nuovi soggetti ai cui era stata affidata la direzione strategica e operativa della cosca dopo l'offensiva delle forze dell'ordine che negli ultimi anni hanno colpito i capi. Gli investigatori hanno trovato elementi utili in un pizzino scritto da Francesco Pesce, nelle dichiarazioni della testimone di giustizia Maria Concetta Cacciola (morta suicida il 22 agosto dello scorso anno), dalle dichiarazioni della collaboratrice Giuseppina Pesce e da riscontri delle intercettazioni telefoniche.
Adnkronos
'Ndrangheta: operazione nel reggino, arrestati familiari testimone suicida
9 febbraio 2012
Reggio Clabria. Contemporaneamente agli undici fermi eseguiti nei confronti di esponenti della cosca Pesce di Rosarno, i carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria e i poliziotti del commissariato di Gioia Tauro stanno eseguendo un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di tre familiari della testimone di giustizia Maria Concetta Cacciola, suicidatasi il 22 agosto. Aveva lasciato documenti in cui lamentava i maltrattamenti che subiva. I tre componenti devono rispondere di concorso in maltrattamenti in famiglia e violenza o minaccia per costringere a commettere un reato nei confronti della testimone di giustizia.
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