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17 novembre 2011
Milano. È attesa per domani la sentenza del gup di Milano Roberto Arnaldi nel maxi-processo, con rito abbreviato, che vede 'alla sbarrà 119 imputati, tra cui decine e decine di presunti boss della 'ndrangheta arrestati nell'ambito dell'inchiesta 'Infinitò. Nel luglio 2010 l'operazione portò in carcere più di 170 persone in Lombardia, sradicando le infiltrazioni della mafia calabrese sul territorio lombardo e svelando anche i contatti delle cosche col mondo imprenditoriale e delle istituzioni. La sentenza dovrebbe essere emessa in tarda mattinata nell'aula bunker di via Ucelli de Nemi. Il procuratore aggiunto della Dda di Milano Ilda Boccassini e i pm Paolo Strorari e Alessandra Dolci hanno chiesto 118 condanne comprese tra uno e 20 anni di reclusione. In particolare, il pm Dolci ha chiesto 20 anni per Alessandro Manno, capo di una delle quindici 'localì (cosche) della 'ndrangheta individuate dagli inquirenti tra Milano e i comuni limitrofi. Sono stati chiesti, invece, 18 anni di reclusione per Pasquale Zappia, quello che fino al momento degli arresti era il 'capo dei capì della 'ndrangheta in Lombardia, eletto nell'ormai famoso vertice tra i capi cosca che si tenne il 31 ottobre 2009 nel centro Falcone-Borsellino di Paderno Dugnano, nel milanese. Diciotto anni sono stati chiesti anche per altri capi delle locali come Vincenzo Mandalari, Pasquale Varca, Vincenzo Rispoli e Cosimo Barranca, capo della cosca di Milano. Il pm ha chiesto invece 16 anni per Pietro Panetta e per Salvatore Strangio, il quale, secondo l'accusa, aveva in mano la Perego Strade, una delle più importanti società del movimento terra in Lombardia. Chiesta l'assoluzione invece per Antonio Oliverio, ex assessore provinciale milanese, accusato proprio in relazione alla vicenda della Perego. Nel corso del processo, con al centro l'accusa di associazione mafiosa e altri reati 'satellitè come usura, estorsione e riciclaggio, il pm Dolci aveva parlato di una vera e propria «colonizzazione» da parte delle cosche della 'ndrangheta in Lombardia. Altri 39 imputati sono a processo a Milano con rito ordinario. Il blitz 'Infinitò era stato effettuato 'in parallelò all'indagine 'Criminè della Dda calabrese che aveva portato in carcere oltre un centinaio di persone, sempre il 13 luglio 2010.

ANSA

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