Diciannove condanne sono state chieste dai pm della Dda di Catanzaro, Annamaria Frustaci e Irene Crea, dinanzi al Tribunale collegiale di Vibo Valentia nell'ambito del processo nato dall'operazione antimafia denominata "Rinascita Scott 3 - Assocompari". L'indagine - corroborata da intercettazioni e da diversi collaboratori di giustizia - ha documentato le attività di riciclaggio in favore della cosca Bonavota di Sant'Onofrio, nel Vibonese, con la costituzione di una serie di società di diritto italiano, ungherese e cipriota, fittiziamente intestate a terzi soggetti. Sono state anche ricostruite le dinamiche sottese ad una truffa, consumata nel 2017, ai danni di investitori dell'Oman che avevano versato la somma di un milione di euro dietro la promessa di ottenere il 30% delle quote di una società cui era riconducibile un compendio immobiliare a Budapest. L'inchiesta ha portato anche al sequestro di beni e società per un valore di 3 milioni di euro. Tra le richieste più alte formulate dalla pubblica accusa ci sono: 22 anni per Giovanni Barone di Roma; 9 anni per Saverio Boragina di Vibo Valentia; 16 anni per Basilio Caparrotta, 52 anni, di Sant'Onofrio; 16 anni per Basilio Caparrotta, di 63 anni, di Sant'Onofrio; 16 anni per Gerardo Caparrotta, di Sant'Onofrio; 9 anni per Gaetano Loschiavo, di Sant'Onofrio; 6 anni per Antonella Silvia Serrao, di Pizzo.
Fonte: Agi
Foto © Imagoeconomica

'Ndrangheta: Dda chiede 19 condanne contro clan del vibonese
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