La Guardia di Finanza ha confiscato beni per 2,7 milioni di euro a un membro della cosca Arena di Isola Capo Rizzuto, in provincia di Crotone. Il sequestro, eseguito dai militari del Servizio Centrale Criminalità Organizzata e del comando provinciale di Catanzaro, è stato disposto dal Tribunale di Catanzaro su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia. I beni confiscati includono 13 immobili, un terreno e un’azienda individuale. L’uomo, condannato per associazione mafiosa nell’inchiesta “Jonny” del 2017, conclusa con sentenze confermate anche in Appello, è legato alla cosca Arena. Le indagini hanno rivelato che le cosche di Isola Capo Rizzuto, un tempo rivali, avevano stretto un accordo per spartirsi i fondi pubblici destinati al centro di accoglienza per migranti Sant’Anna, uno dei più grandi d’Europa, attraverso forniture e fatture false. Inoltre, il gruppo controllava illegalmente il settore delle scommesse online e il noleggio di apparecchi per il gioco. Gli accertamenti della Guardia di Finanza hanno evidenziato una sproporzione tra i beni posseduti dall’uomo e i suoi redditi dichiarati. Precedenti indagini dell’operazione “Jonny” avevano già portato al sequestro di altri beni per circa 2 milioni di euro da persone coinvolte nello stesso caso.
Fonte: Agi
Foto © Imagoeconomica

'Ndrangheta: beni per 2,7 milioni sequestrati a esponente clan Arena
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