"La mafia si è evoluta nel tempo, ormai attua operazioni economiche e finanziarie sempre più sofisticate che hanno bisogno di esperti del settore. Ci sono dei professionisti, la cosiddetta area grigia, che aiuta la criminalità organizzata a pianificare alcune operazioni e questo stride con lo spirito della legge 231". E' la denuncia del generale Cosimo di Gesù (in foto), comandante regionale della Guardia di Finanza in Sicilia, intervenendo al convegno “Gli adempimenti in tema di antiriciclaggio da parte dei professionisti", organizzato dal Consiglio notarile di Trapani e Marsala e Bankitalia a Trapani. Parlando del contributo dei professionisti nel contrasto al riciclaggio, il generale ha spiegato: "Rispetto alle irregolarità formali noi della Gdf siamo chiamati a fare rispettare delle regole. Nessuno ha piacere di applicare le sanzioni, ma è obbligo di legge. E' fondamentale capire quanto è importante la Legge 231, la normativa antiriciclaggio". Il Comandante regionale della Gdf in Sicilia ha avvertito anche degli "effetti negativi che il riciclaggio ha sia a livello interno, ad esempio, inquinando l'economia legale e alterando la concorrenza, sia a livello internazionale". Il generale ha chiesto poi di "applicare un'adeguata verifica dei soggetti" perché "un'adeguata verifica del soggetto consentirebbe di impedire alcune attività illecite anche in altri campi quali i fallimenti, evasione fiscale, le grandi truffe etc".
I prestanome
Il generale ha poi spiegato che "molto spesso accade anche che qualche soggetto sia accompagnato da qualcun altro. Chi è accompagnato è il prestanome. Chi accompagna il vero beneficiario dell'operazione. E anche qui rispetto al beneficiario effettivo c'è il registro dei beneficiari effettivi che può aiutare a capire di più rispetto a quello che viene detto. Se mettiamo insieme quello che possiamo raccogliere personalmente chiedendo al soggetto informazioni, produrre documenti societari che possano attestare fino in fondo il suo ruolo nell'impresa, cercando di capire se ha una capacità effettiva". "E' necessario fare di tutto per capire se una operazione è illecita, bisogna stare attenti e non tralasciare nulla, fino a decidere di non effettuare una operazione. Rinunciare, quindi, a un atto o a un incarico. Conviene all'economia del nostro paese, piuttosto che incassare 1.000 euro in più nelle vostre casse", dice rivolgendosi ai professionisti. "Le segnalazioni sospette sono un pozzo di informazioni utili, non solo per l'antiriciclaggio", ha avvertito, infine, il generale Cosimo di Gesù.
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