A luglio del 2021 nell'operazione "Stirpe" dei carabinieri contro i clan di Brancaccio e Ciaculli sono state ricostruite ben 46 estorsioni oltre alla nuova mappa del potere nel mandamento.
Due degli imputati, Sebastiano Caccamo e Vincenzo Paglino, avevano scelto di essere processati con l'ordinario. Il tribunale ha condannato il primo a 3 anni e mezzo (in continuazione con una precedente sentenza) per mafia e hanno invece del tutto scagionato l'altro a cui è stata contestata l'estorsione aggravata.
La Procura aveva chiesto condanne molto pesanti: 18 anni per Caccamo e 14 anni per Paglino.
I giudici della quinta sezione, presieduta da Donatella Corleo, qualche giorno fa hanno però in parte accolto le tesi dei difensori degli imputati, gli avvocati Maurizio Savarese e Anna Pellegrino.
Nel primo caso l'accusa di 416 bis ha retto anche se la pena è stata ridotta mentre il secondo è stato assolto.
Fonte: palermotoday.it
Foto © Paolo Bassani
Blitz ''Stirpe'', pizzo a Brancaccio e Ciaculli: una condanna e un'assoluzione
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