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"Siamo qui per ricordare i nostri tre Carabinieri trucidati nel 1983, Capitano D'Aleo, Appuntato Bommarito e Carabiniere Morici: tre eroi dell'Arma contemporanea che abbiamo il dovere di ricordare e soprattutto di dire ai familiari che non sono morti invano perché nel frattempo in questi 40 anni molte cose sono cambiate, c’è stato un movimento culturale importante soprattutto qui a Palermo ma in tutta la Sicilia così come in altre regioni italiane": così il comandante generale dei carabinieri, Teo Luzi, al termine della celebrazione a Palermo e a Monreale delle vittime dell'agguato mafioso avvenuto 1983 nella via Cristoforo Scobar del capoluogo siciliano. "Non dobbiamo abbassare la guardia - ha aggiunto Luzi - perché la battaglia contro Cosa Nostra e la criminalità organizzata è ancora lunga". L'obiettivo dell'agguato era il capitano D'Aleo, chiamato a sostituire il capitano Emanuele Basile nella stazione di Monreale dopo che quest’ultimo era stato assassinato tre anni prima dai mafiosi. Seguendo le orme di Basile, D'Aleo conduceva le indagini sul nuovo vertice mafioso corleonese. D'Aleo nasce a Roma il 16 febbraio del 1954. Nel 1973 inizia la carriera militare con l'ingresso all'Accademia di Modena. Viene nominato Sottotenente nell'Arma dei Carabinieri il 20 ottobre del 1975. Destinato alla Scuola Sottufficiali Carabinieri in Velletri e promosso Tenente, viene trasferito il 28 maggio del 1980 al Comando della Compagnia Carabinieri di Monreale, distinguendosi da subito per l'intraprendenza investigativa affiancata da non comuni doti umane. Sia D'Aleo che Basile si erano serviti nelle loro indagini del fiuto investigativo dell'appuntato Giuseppe Bommarito. Nato il 14 luglio del 1944 a Balestrate, Bommarito si arruola nel 1964, prima come Ausiliario in servizio al X Battaglione Mobile di Napoli. Ritornato in Sicilia alla fine del 1965, presta servizio presso la Squadriglia Carabinieri di Catalafimi e, dal 1970, a Monreale con l'incarico di autista del Capitano Basile prima e del Capitano D'Aleo poi. Il 22 luglio del 1972 sposa Girolama Galante dalla quale avrà due bambini, Salvatore e Vincenzo. Infine, il Carabiniere Pietro Morici: nasce a Valderice il 21 agosto 1956. Dopo aver conseguito la licenza media, inizia a gestire un negozio di generi alimentari situato vicino alla caserma dei Carabinieri, maturando la decisione di arruolarsi. Raggiunge la Scuola Allievi Carabinieri di Roma il 5 marzo del 1975. Nel 1976 giunge a Palermo e, infine, a Monreale. Gli autori materiali ed i mandanti mafiosi del delitto sono stati individuati e condannati all'ergastolo.

Fonte: Agi 

Foto © Imagoeconomica

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