Docufilm sulle stragi del ‘92 “I ragazzi delle scorte", Piantedosi: “Un film che restituisce l’enormità dei fatti”
“Si dice che sul luogo dell’attentato ci fossero anche altre persone oltre ai mafiosi. Noi pretendiamo di conoscere le verità nascoste se veramente vogliamo dare giustizia a quei ragazzi, altrimenti è solo aria fritta. Lo devono a noi, ai nostri morti, alla polizia di Stato e ai giovani”. Queste le parole pronunciate da Tina Montinaro, la vedova di Antonio Montinaro, il caposcorta di Giovanni Falcone morto con altri tre agenti nella strage di Capaci, a margine dell'anteprima del docufilm “I ragazzi delle scorte", realizzato nel trentennale delle stragi di Capaci e via D’Amelio e trasmesso nella sala cinema dell’Anica, a Roma.
Durante l’anteprima del docufilm “I ragazzi delle scorte", erano presenti anche il capo della polizia Lamberto Giannini, l’amministratore delegato della Rai Carlo Fuortes ed il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi che, in relazione al messaggio trasmesso dal docufilm, ha ribadito: “Da parte dei familiari delle vittime c'è un’ambizione alla verità e noi dovremmo superare finalmente quell'odore di carne e di polvere da sparo ed arrivare ad una sintesi tra la verità giudiziaria e quella storica. Il film - ha sottolineato il ministro degliInterni Matteo Piantedosi -, è bellissimo e restituisce a distanza di 30 anni l’enormità di quegli episodi per le generazioni più giovani ed anche il senso civico dei poliziotti e degli uomini di legge. Per la mia generazione è stato emozionante tornare a quell'epoca, l’Italia stava cambiando. Dobbiamo trarre insegnamenti da quei fatti”.
Fonte: Gazzetta del Sud
Foto © Imagoeconomica
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