Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

Giuseppe Guttadauro, boss palermitano arrestato dai carabinieri del Ros domenica appena rientrato dal Marocco, e il figlio Mario Carlo, finito in cella col padre, sono stati interrogati dal gip del tribunale di Palermo Claudia Rosini. Guttadauro senior ha deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere, mentre il figlio ha respinto ogni accusa. Sono entrambi difesi dall'avvocato Raffaele Bonsignore. I carabinieri del Ros seguivano da tempo gli spostamenti di Guttadauro, scarcerato nel 2012 e coinvolto in in diverse inchieste di Mafia come quella che portò alla condanna per favoreggiamento alla Mafia dell'ex governatore siciliano Totò Cuffaro. Sabato notte è scattato il blitz quando ha fatto rientro dal Marocco. Da tempo la Dda, diretta dal procuratore aggiunto Paolo Guido, indagava sul conto di Guttadauro, medico e boss di Brancaccio, già condannato per tre volte per Mafia. Il capomafia, come hanno ricostruito i pm Francesca Mazzocco e Bruno Brucoli, avrebbe continuato a gestire gli affari mafiosi tra Roma e il quartiere Brancaccio. Non appena è sbarcato all'aeroporto Falcone Borsellino per andare a Bagheria dove soggiornava ha trovato i militari del Ros che gli hanno notificato il provvedimento di arresto.

Foto © Imagoeconomica

ANTIMAFIADuemila
Associazione Culturale Falcone e Borsellino
Via Molino I°, 1824 - 63811 Sant'Elpidio a Mare (FM) - P. iva 01734340449
Testata giornalistica iscritta presso il Tribunale di Fermo n.032000 del 15/03/2000
Privacy e Cookie policy

Stock Photos provided by our partner Depositphotos