"Nelle stragi sono stati uccisi uomini che credevano nello Stato. Non solo le nostre famiglie sono state colpite, ma anche la polizia che ci ha sempre sostenuti. Il tritolo è entrato in casa mia, ma da allora mio marito e le sue idee camminano attraverso me e i miei figli, anche a sostegno dei ragazzi a rischio. La Mafia si combatte infatti anche con la cultura". Lo ha detto Tina Martinez, vedova dell'agente di polizia Antonio Montinaro, morto nella strage di Capaci 29 anni fa, e presidente dell'Associazione "Quarto Savona Quindici", nella commemorazione tenuta alla caserma Lungaro, davanti al capo dello Stato e al presidente della Camera. "Educare i giovani alla legalità attraverso la memoria: il nostro impegno non si ferma", ha concluso.
In foto: Tina Montinaro insieme al figlio Giovanni © Imagoeconomica
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