Le parole della procuratrice generale di Caltanissetta in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario
Sulla stagione delle stragi di Capaci e via d’Amelio (in foto) "la ricerca della verità non è compiuta, ma noi non arretreremo di un passo nella ricerca della verità completa. Mi sento anzi di dire che oggi siamo più vicini a mettere in ordine tutti i tasselli di quella stagione che ha segnato in modo indelebile le nostre vite". A dichiararlo è stata Lia Sava, procuratrice generale di Caltanissetta, durante il suo intervento in occasione della cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario. In merito a Cosa nostra la procuratrice ha aggiunto che nelle province di Caltanissetta ed Enna continua ad essere “l’organizzazione mafiosa di principale riferimento, dedita al controllo dell'economia legale, soprattutto nel settore dell'edilizia, del movimento terra, della raccolta e smaltimento dei rifiuti e dei relativi appalti, dell'agricoltura, grazie all'illecito accaparramento di lotti di terreni, anche demaniali, poi utilizzati per ottenere illecitamente pubblici contributi, oltre che dei settori tradizionalmente governati dalla criminalità organizzata, quali il settore del gioco e delle scommesse e del traffico illecito degli stupefacenti. evidenziando, altresì, straordinarie capacita' di infiltrazione anche nei territori di altre Regioni (Lombardia, Lazio) oltre che in paesi stranieri (Germania, in particolare)". "L'attività estorsiva - ha aggiunto - rimane la forma più diffusa di controllo mafioso dell'economia legale e del territorio. Momento di fibrillazione costituiscono secondo quanto ulteriormente segnalato dal Procuratore Generale Lia Sava, le tornate elettorali e ciò per la 'messa a disposizione' di pacchetti di voti al fine di appoggiare candidati ritenuti più avvicinabili, con l'evidente scopo di assicurarsi somme di denaro e altre utilità”.
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