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"Siamo seriamente preoccupati del fatto che, soprattutto in questa situazione di crisi economica e sociale, si possa non avere la forza per recuperare pienamente alla legalità un territorio così importante come quello della zona Nord di Catania, in cui tanti cittadini onesti operano, vivono ed auspicano che lo Stato faccia il suo dovere".
E' questa la preoccupazione del procuratore della Repubblica di Catania, Carmelo Zuccaro, intervenuto oggi in videoconferenza illustrando i particolari dell'operazione "Skanderbeg" che ha portato allo smantellamento di 12 piazze di spaccio della città. "Vi è la necessità - ha aggiunto - che alle operazioni di polizia segua una attività di recupero del territorio. Questa attività di spaccio in maniera così intensa non fa che creare delle zone di particolare disagio in cui l'illegalità prevale sulla legalità e la stessa qualità delle vite delle persone che vi vivono viene compromessa". "E' una attività di recupero - ha concluso Zuccaro - a cui la autorità giudiziaria e le forze di polizia possono dare solo l'avvio. Non spetta a noi portarla avanti. Possiamo solo auspicare che questo avvenga". E poi ancora ha spiegato: "Abbiamo segnalato al Tribunale per i Minorenni di Catania, in virtù di un accordo intercorso con il presidente, il coinvolgimento in questa operazione di entrambi i coniugi genitori di figli minorenni perché è giusto che in situazioni di questo genere anche i minori siano tutelati nella loro possibilità di poter crescere acquisendo elementi educativi importanti". "Il protocollo si chiama significativamente 'Liberi di scegliere'. A quei minorenni - ha concluso - deve essere data la possibilità di scegliere la loro vita non seguendo necessariamente in maniera supina dai genitori che delinquono".

Foto © Imagoeconomica

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