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Gli immobili confiscati alla mafia, utilizzabili come abitazione, saranno disponili anche per i bisognosi. Lo ha deciso il consiglio comunale di Palermo che ha approvato una modifica al regolamento sugli 'Interventi abitativi' equiparando gli immobili confiscati alla mafia agli alloggi di Edilizia residenziale pubblica.
Con il nuovo regolamento si crea, così, un unico bacino di beni immobili che possono essere destinati a famiglie che hanno necessità abitative. E in questo modo, ferma restando la validità della vecchia graduatoria Erp del 2003, basata sui parametri fissati dalla legge regionale, "sarà più facile - spiega il Comune - l'assegnazione di alloggi a famiglie che attualmente sono in situazione di disagio, tenuto conto infatti che la graduatoria dell'emergenza abitativa è invece aggiornata semestralmente e, quindi, più rispondente alla situazione attuale. Da ora in poi, dunque, si procederà sempre con l'assegnazione di alloggi Erp o di immobili confiscati alla mafia, scegliendo in modo alternato - fa sapere ancora Palazzo delle Aquile - fra le diverse graduatorie e rispettando la priorità già fissata per le famiglie al cui interno sono persone con disabilità".
Con il nuovo regolamento, una parte di questi alloggi potrà essere destinata a famiglie in emergenza abitativa. "Grazie a questo voto - afferma l'assessore alla Cittadinanza solidale, Giuseppe Mattina - si rende più semplice la gestione del patrimonio immobiliare per fini abitativi, creando un unico elenco dei beni disponibili. A beneficiarne saranno le famiglie in emergenza, cui l'assegnazione di beni confiscati non sarà più temporanea e che potranno più facilmente accedere ad alloggi di edilizia popolare". Per il sindaco, Leoluca Orlando, il voto del consiglio comunale "avvenuto senza alcun emendamento alla proposta avanzata dalla Giunta e dall'assessore, sottolinea l'importanza e la condivisione di un provvedimento rivolto a sostenere le famiglie in difficoltà, sottolineando la cura che la città vuole rivolgere ai più fragili".

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