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"Matteo Messina Denaro ancora latitante? La lotta al fenomeno mafioso non si può considerare conclusa, deve andare avanti con tutti gli strumenti investigativi e operativi nel coordinamento dell'autorità giudiziaria”. Sono queste le prime parole del nuovo questore di Palermo Leopoldo Laricchia (in foto) che questa mattina ha incontrato i giornalisti alla caserma Lungaro di Palermo. “Non possiamo abbassare la guardia. - ha continuato Laricchia - Anche se sembrano inabissarsi non è che spariscano... probabilmente mutano. Il fatto che si spari meno o non si spari più non deve farci stare tra due guanciali”. Il nuovo questore, che ha preso il posto di Renato Cortese destinato ad altro incarico dopo la sentenza di condanna in primo grado nel caso di Alma Shalabayeva, ha parlato anche del racket, una vera piaga per Palermo. “A tutta la città dico di avere fiducia nella polizia, nella questura: c'è una grande squadra che lavora senza risparmiarsi, con grande sacrificio. Siamo a disposizione della città": Lo ha detto il neo questore di Palermo, Leopoldo Laricchia, incontrando i cronisti alla caserma Lungaro. Laricchia a Imperia nel 2016 si trovò a gestire il fenomeno migratorio e le vicende complesse legate all'attacco terroristico al Bataclan, con la Francia che chiuse le frontiere; mentre da questore a Brescia, ha dovuto gestire l'emergenza determinata dal Covid. "Brescia e Bergamo sono state l'epicentro dell'emergenza nei mesi scorsi - ha spiegato - in pieno lockdown, una situazione davvero complessa". Il neo questore non si è mai occupato di criminalità organizzata, mafiosa in particolare, ma ha le idee abbastanza chiare: "La mia nomina credo sia stata determinata anche in quanto funzionario che ha esperienza nella gestione di situazioni complesse e Palermo ha un profilo complesso dal punto di vista sociale, economico e criminale. Il mio è spirito di servizio - ha sottolineato Laricchia - non pretendo di insegnare nulla a nessuno perché qui si lavora con grande disponibilità: sono qui per coordinare e dirigere in modo che tutte le istituzioni e le articolazioni possano corrispondere alle esigenze in materia anche di criminalità organizzata".

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