di AMDuemila
Sebastiano Brunno, indicato dai magistrati antimafia catanesi come il reggente della cosca Nardo di Lentini, è stato condannato a sette anni di reclusione per estorsione. La sentenza è stata emessa dai giudici del Tribunale di Siracusa alla fine del processo avviato dopo la denuncia di un imprenditore edile di Carlentini che, secondo l'accusa, sarebbe stato costretto a cedere al boss un appartamento, sempre a Carlentini, senza alcun corrispettivo. Secondo quanto emerso per molti anni, in quella casa avrebbe vissuto la famiglia di Brunno, che era già stato condannato in via definitiva all'ergastolo per associazione mafiosa ed omicidio. Nell'ottobre del 2014, la polizia lo catturò a Malta dopo una latitanza durata 5 anni per evitare di scontare la pena. Al termine della requisitoria del processo per estorsione, il pm aveva sollecitato una pena a 18 anni di carcere.
Foto © Imagoeconomica
Cosa nostra: condannato a sette anni il boss di Lentini
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