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di AMDuemila
Il Tribunale di Palermo - sezione misure di prevenzione - ha disposto un ulteriore sequestro di quote per un valore di due milioni di euro che fanno capo a Vincenzo Gammicchia, 72 anni, titolare di diversi punti di vendita e assistenza di pneumatici in città. Secondo quanto si apprende, il provvedimento è il seguito a quello già emanato lo scorso novembre quando i finanzieri del nucleo di polizia economico finanziaria di Palermo sequestrarono beni per altri 17 milioni di euro all'imprenditore. Gammicchia, 72 anni, noto imprenditore palermitano nel settore della vendita ed assistenza di pneumatici, "è stato ritenuto "contiguo" alla criminalità organizzata alla luce delle precise e puntuali dichiarazioni rese, nel corso degli anni, da numerosi collaboratori di giustizia che hanno indicato il proposto come soggetto che si prestava ad occultare nelle proprie attività commerciali risorse di provenienza illecita delle famiglie mafiose dei Galatolo e dei Fontana", hanno spiegato i finanzieri. Con la misura adottata erano stati confiscati ben cinque punti vendita, di numerosi immobili, autovetture nonché rapporti bancari e polizze assicurative nonché della parte delle quote societarie detenute in un Consorziooperante nel settore della revisione dei veicoli. "Ebbene, - hanno spiegato gli inquirenti - nell'ambito delle operazioni di immissione in possesso dei beni in sequestro veniva acquisita dagli specialisti del Gruppo di Investigazione sulla Criminalità Organizzata del Nucleo di polizia economico-finanziaria documentazione contabile e societaria che consentiva di sviluppare specifici approfondimenti sul citato Consorzio, di cui Gammicchia e suoi congiunti detenevano formalmente quote societarie”. Il provvedimento, sulla base degli esiti investigativi economico - finanziarie, fondate sull'analisi documentale e sulle dichiarazioni dei soggetti che nel corso degli anni risultavano aver fatto parte del predetto consorzio, è venuto alla luce che “questi ultimi erano totalmente estranei alla gestione dello stesso, non avendo mai operato investimenti per acquisirne le quote né partecipato agli utili o alle scelte imprenditoriali e/o commerciali". "Nei fatti, l'azienda era interamente riconducibile a Gammicchia, quale strumento operativo della più complessa strategia imprenditoriale del proposto". E’ proprio su queste indagini che il Tribunale ha sottoposto a sequestro l'intero capitale sociale e il complesso dei beni aziendali del consorzio, nonché rapporti bancari e polizze di investimento, per un valore totale di oltre 2 milioni di euro. Proprio tutte quelle società della confisca dello scorso novembre e del provvedimento di oggi "proseguono regolarmente la loro attività e sono affidate a un amministratore giudiziario che le gestisce nell'interesse della collettività".

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