Palermo. "La decisione del governo Musumeci di ridurre i finanziamenti alla fondazione Pio La Torre ad un ventesimo di quelli richiesti (tutti per attività documentata) non è una scelta, sia pur opinabile ma legittima, di riduzione dei costi: è un atto di manifesta, umiliante e incomprensibile ostilità. La fondazione La Torre è tra le poche ad aver contribuito in questi anni a costruire - con i fatti - un'antimafia non di facciata, dando onore al nome che porta e contribuendo a diffondere sapere, pensiero critico e memoria sui temi della lotta alla mafia". Lo afferma il deputato Claudio Fava commentando i tagli decisi dal governo della Regione Siciliana nei confronti della fondazione La Torre. "Se occorre tagliare i costi, nessuna obiezione.- aggiunge - A patto che i criteri per questi tagli siano legittimi, trasparenti e non punitivi. Non capiamo invece a quale criterio risponda la decisione di ridurre il finanziamento alla fondazione La Torre ad un ventesimo della richiesta”.
ANSA