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la gaipa fabrizio c ansaMessina. Fabrizio La Gaipa, uno dei candidati della lista M5s alle scorse regionali, è stato arrestato dalla squadra mobile di Agrigento con l'accusa di estorsione. La Gaipa, imprenditore nel settore alberghiero, giornalista, già presidente del Distretto turistico Valle dei Templi, era candidato nel collegio di Agrigento. L'accusa contestata a La Gaipa, che è ai domiciliari, riguarda una presunta estorsione a due dipendenti dell'imprenditore che sarebbero stati costretti a firmare false buste paga.
Con Fabrizio La Gaipa, 42 anni, risulta indagato nella stessa inchiesta condotta dalla Procura di Agrigento anche il fratello Salvatore per il quale i magistrati hanno disposto il divieto di dimora in città. L'imprenditore alberghiero, titolare del Costa Azzurra Museum sul litorale agrigentino di San Leone, era l'unica candidato del capoluogo nel collegio di Agrigento per le elezioni regionali ed era giunto terzo con 4357 voti, risultando il primo dei non eletti. Alla sua campagna elettorale avevano partecipato anche il vice presidente della Camera Luigi Di Maio, il parlamentare Alessandro Di Battista e il candidato a Governatore in Sicilia Giancarlo Cancelleri.


Sicilia: M5s, verso sospensione La Gaipa 
Roma. Si va verso la sospensione dal Movimento 5stelle di Fabrizio La Gaipa, l'imprenditore arrestato con l'accusa di estorsione e primo dei non eletti nella provincia di Agrigento alle scorse elezioni regionali siciliane. È quanto si apprende fa fonti del Movimento.


Sicilia: Pm Agrigento, riscontri documentali e audio
Agrigento. Al centro dell'inchiesta che ha portato agli arresti domiciliari il candidato del M5s in Sicilia Fabrizio La Gaipa, e al divieto di dimora per suo fratello Salvatore, c'è "una duplice estorsione perpetrata dagli indagati ai danni di due dipendenti costretti, dietro la minaccia del licenziamento, ad accettare un salario inferiore a quello risultante nelle buste paga". Lo precisa, in una nota il Procuratore di Agrigento, Luigi Patronaggio. "I dipendenti, persone offese del reato - sottolinea il magistrato - hanno offerto riscontri documentali ed audio alle loro dichiarazioni accusatorie nei confronti degli indagati". Secondo Patronaggio "il fenomeno delle 'false buste paga' è particolarmente diffuso nell'agrigentino ed oggetto di particolare attenzione investigativa da parte dell'Ispettorato del Lavoro oltre che delle forze di polizia".

ANSA

Foto © Ansa

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