Palermo. "Il 6 agosto è da oltre trent'anni a questa parte una data dolorosa ed una ferita ancora aperta per quanti hanno a cuore i valori della legalità, del vivere civile, della lotta ad ogni forma di prevaricazione. Trentasette anni fa, in via Cavour, veniva barbaramente ucciso il Procuratore Gaetano Costa, un alto servitore dello stato che, con fermezza e coraggio, ma anche nel silenzio del lavoro quotidiano e nella sobrietà di vita, ha lottato contro la mafia e le ingiustizie". Lo ricorda il sindaco di Palermo Leoluca Orlando. "Cinque anni dopo, in via Croce Rossa, - aggiunge - venivano trucidati Antonino Cassarà e Roberto Antiochia, valorosi poliziotti di un formidabile pool di investigatori coraggiosi di cui faceva parte anche Beppe Montana, ucciso qualche giorno prima a Porticello. Erano tutti fedeli servitori dello Stato, ognuno con le proprie competenze ed i propri talenti, costretti a lavorare in un clima ostile e pesante in cui, troppo spesso, la mafia aveva il volto connivente delle istituzioni. Il tempo non potrà certo cancellare il loro sacrificio".
ANSA
Foto © Giorgio Barbagallo
Mafia: Orlando ricorda Costa, Cassara' e Antiochia
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