Senatore, dal 2012 si conoscevano rapporti ex sindaco con cosche
Palermo. L'ex sindaco di Niscemi dal 29 giugno scorso è ai domiciliari, accusato dalla Dda di Caltanissetta di aver posto in essere un patto con Cosa nostra alle amministrative del 2012. "Francesco La Rosa - dice il senatore del M5S Michele Giarrusso - si sarebbe rivolto ai mafiosi in campagna elettorale e avrebbe anche acquistato i voti a 100 euro l'uno promettendo assunzioni nella società di smaltimento di rifiuti gestita dall'imprenditore Giuseppe Attardi, padre di Carlo Attardi, allora candidato, poi eletto consigliere e successivamente nominato assessore. La Rosa avrebbe offerto 10 mila euro per avere come candidata nella sua lista civica la sorella di Salvatore Ficarra, parente del boss Alessandro Barberi, cosa peraltro avvenuta". Lo dice il senatore Mario Giarrusso, che in un'interrogazione chiede ai ministri degli Interni e della Giustizia di "intervenire immediatamente per accertare eventuali infiltrazioni mafiose e soprattutto le responsabilità per gli evidenti gravissimi ritardi e omissioni". "Non si comprende perché dal 2012, le autorità competenti non hanno inviato la commissione prefettizia di accesso e si è dovuto attendere ben 5 anni per apprendere delle connessioni tra politica e mafia a Niscemi. Si tratta - aggiunge - di un gravissimo caso di sospensione della democrazia che dura dal 2012. Secondo quanto si apprende dalla stampa, è da allora che gli investigatori sarebbero in possesso di intercettazioni audio e video comprovanti le connessioni mafia politica e l'inquinamento delle elezioni a Niscemi. Eppure per quasi sei anni nessuno è intervenuto".
ANSA
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Mafia: Giarrusso, governo intervenga a Niscemi
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