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manca angela vit c emanuele di stefanoL'appello della madre dell'urogolo
Viterbo.
''Ma Attilio non è un cittadino della nostra Italia, come Giulio Regeni?'' Queste le parole che Angela Manca consegna alla sua pagina Facebook, all’indomani della svolta sulle indagini riguardo al ricercatore ucciso in Egitto lo scorso anno.

Angela Manca è una donna che non si arrende. Angela Manca è una madre che cerca ancora giustizia per il figlio, l’urologo Attilio Manca, ritrovato cadavere nel 2004 nella sua casa a Viterbo. Da sempre la donna sostiene l’idea che il giovane figlio sia stato ucciso per mano della mafia, per coprire l’operazione del boss Provenzano. Ma ha contro le sentenze dei tribunali, anche quello viterbese, che invece hanno dato come causa della morte un’iniezione volontaria e letale di stupefacenti e farmaci.

''Lo Stato c’è - scrive Angela Manca sui social -. È accanto ai familiari dei cittadini uccisi con la complicità di apparati dello Stato. Oggi hanno fatto sentire la loro solidarietà alla famiglia Regeni: Mattarella, Gentiloni, Boldrini, Grasso. Mi complimento con loro. Ma il delitto Agostino e Manca? Dimenticavo sono avvenuti in territorio italiano''. Le parole della donna, colpita da uno dei dolori più grandi che una madre possa avere, non lasciano spazio ai fraintendimenti. Angela Manca si sente abbandonata da chi per prima dovrebbe tutelarla.

''Non potete immaginare il disprezzo e la delusione che provo nel vedere tutta la stampa nazionale mobilitata per l’omicidio di Giulio Regeni, per la cui morte provo immenso dolore, mentre solo pochi giornalisti e giornali coraggiosi parlano di Attilio - scrive ancora la donna -. Ma Attilio non è un cittadino della nostra Italia? Non sono sufficienti le dichiarazioni di numerosi pentiti? Perchè lo Stato continua a tacere?''.

Angela Manca lancia di nuovo un appello in nome della giustizia per suo figlio. Giustizia che, secondo la famiglia dell’urologo e chi li sostiene, è ancora lontana.

viterbonews24.it

Foto © Emanuele Di Stefano

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