Caltanissetta. Sia l'ex capo della Polizia Gianni De Gennaro che il funzionario dell'Aisi (il servizio segreto italiano) Lorenzo Narracci hanno confermato le dichiarazioni già rese l'1 febbraio scorso nel processo per calunnia a Massimo Ciancimino, quando affermarono di non avere mai conosciuto né lo stesso Massimo Ciancimino né il padre di questi, Vito. De Gennaro e Narracci sono stati ascoltati nuovamente questa mattina perché il processo si svolge adesso davanti al giudice monocratico di Caltanissetta Valentina Balbo, dopo il trasferimento del collega Marco Sabella in Corte d'appello. Ciancimino (difeso dagli avvocati Roberto D'Agostino e Claudia La Barbera), secondo l'accusa, avrebbe incolpato De Gennaro di avere trasmesso informazioni riservate a Vito Ciancimino tramite l'imprenditore edile Romolo Vaselli e avrebbe sostenuto che Narracci aveva fatto da tramite tra il padre Vito Ciancimino, Bernardo Provenzano e altri boss facendosi latore di informazioni riservate. De Gennaro e Narracci si sono costituiti parte civile nel processo con gli avvocati Michele La Forgia, Francesco Bartolotta e Pietro Pistone.
ANSA
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