di Antonio Di Pietro
Il silenzio delle istituzioni su questa vicenda è inquietante e vergognoso.
Ancora una volta, la politica preferisce voltarsi dall’altra parte, fare finta di non vedere, piuttosto che schierarsi al fianco di quei magistrati impegnati in prima linea nella lotta alla mafia e nella ricerca della verità. È una storia che si ripete: prima ti screditano, poi ti isolano e dopo ti uccidono.
Schierarsi è un atto doveroso per non lasciare soli quei giudici che, rispettando il dettato costituzionale, hanno fatto e continuano a fare il loro dovere, cercando di fare luce sulla trattativa che "C'È STATA" tra la mafia e parti dello Stato.
Da quando mi sono permesso di muovere delle critiche anche all'allora Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per gli interventi del Quirinale emersi dalle note - quanto sconosciute nel contenuto - intercettazioni, sono diventato oggetto di una campagna di denigrazione e calunnie senza precedenti; "irresponsabile eversivo" fra le tante.Io, che per tutta la vita altro non ho fatto che servire lo Stato come poliziotto, come magistrato e come ministro.
E’ immorale e raccapricciante solo pensare che uno Stato possa essere sceso a patti con la Mafia, ma è ancora più sconcertante che si blocchi il percorso per arrivare alla verità. I magistrati siciliani stanno pagando un prezzo altissimo solo perché fanno il loro dovere e svolgono fino in fondo il loro servizio allo Stato.
Un abbraccio a Nino Di Matteo.Non arrendiamoci, io sono al tuo fianco.
facebook.com/antoniodipietro
Foto © Giancarlo Finessi
''Vicinanza e solidarietà al pm di Palermo, Nino Di Matteo''
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