'Anzi, rischia di diventare uno strumento classista'
Palermo. "L'istituto del concorso esterno si sta rivelando assolutamente inadeguato a comprendere la complessità delle mafie, anzi, rischia di diventare uno strumento classista, perché si basa ancora su dei rituali di affiliazione e codici di inserimento dentro l'organizzazione, lasciando fuori chi non si sottopone a queste procedure e che non ha certo bisogno di codici di affiliazione ma può contare su margini di interesse economico per arrecare servigi di grande utilità all'organizzazione criminale". Lo ha detto il procuratore aggiunto di Reggio Calabria, Gaetano Paci, intervenendo al seminario sull'evoluzione delle mafie organizzato allo Steri di Palermo dal centro studi Pio La Torre. "Ecco perché - ha aggiunto Paci - ad un politico, o a un eminente avvocato viene contestata l'associazione mafiosa piena, da questo punto di vista non c'è più spazio per il concorrente esterno, utilizzare ancora questo strumento rischia di essere fuorviante. Tuttavia ritengo che una norma legislativa rischierebbe di complicare ulteriormente il quadro: se fino ad oggi non si è riuscita a introdurre una fattispecie incriminatrice che comprendesse tutte le diverse accezioni del concorso esterno è proprio per la natura fluida e il dinamismo delle organizzazioni criminali". Sugli strumenti di contrasto a disposizione, Paci ha poi fatto riferimento a un problema di "assoluta inadeguatezza degli organici. Solo per citare un dato - ha aggiunto - il tribunale di Reggio Calabria gestisce 49 maxiprocessi con più di dieci imputati ciascuno, e lo fa con soli 9 giudici al dibattimento, un numero di magistrati pari alla pianta organica del tribunale di Pavia. Una irrazionale distribuzione rispetto ai fenomeni che si devono fronteggiare". Sul tema dell'evoluzione delle mafie, al centro dell'incontro, il procuratore aggiunto ha sottolineato la potenza della Ndrangheta: "Oggi è un'organizzazione criminale estremamente moderna, non a caso investe in settori ad altissima specializzazione tecnologica come l'illuminazione a led. Ciò ha comportato un'invasione di territori tradizionalmente considerati immuni da forme di criminalità di questo genere e che si trovano ora impreparati”.
ANSA