di AMDuemila
I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Palermo, coordinati dal procuratore aggiunto Bernardo Pretalia e dal sostituto procuratore Calogero Ferrara, hanno sequestrato beni, del valore di circa 3 milioni di euro, riconducibili a Vincenzo Bucchieri, classe '48, arrestato nell'operazione "Verbero" e considerato affiliato alla famiglia mafiosa di Palermo Pagliarelli.
Bucchieri è stato attualmente sottoposto ai domiciliari.
Il blitz, risalente al maggio 2015, aveva portato all’arresto di 39 persone ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere di tipo mafioso, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, estorsione aggravata dal metodo mafioso ed intestazione fittizia di beni. In quel contesto Bucchieri si era reso responsabile di avere minacciato un imprenditore affinché pagasse a titolo di “messa a posto” l’equivalente dell’1% dell'importo lavori di ristrutturazione (pari a circa 500 mila euro) eseguiti all’Ospedale Policlinico di Palermo. Le condotte del Bucchieri avevano riguardato anche il tentativo di imporre le ditte dalle quali rifornirsi dei materiali edili e il personale da assumere per l’esecuzione dei lavori in parola.
I beni sequestrati sono dislocati a Palermo (2 imprese edili, 5 appartamenti e un negozio), a Musomelli (2 appartamenti e 3 magazzini), a Castellammare del Golfo (un appartamento) e a Trabia (un appezzamento di terreno). Sequestrati anche 31 rapporti bancari, 4 veicoli e il credito vantato da Bucchieri nei confronti dell’azienda ospedaliera Policlinico di Palermo, pari a 279.398,29 euro.
Mafia: sequestro beni per 3 mln di euro
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