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'Il mio attentato il 18 maggio, compleanno del giudice ucciso'
Palermo. "Abbiamo firmato un protocollo di legalità che ha permesso di fare chiarezza sugli appalti introducendo regole più stringenti rispetto alla sola autocertificazione che serviva per avere un terreno da adibire a pascolo, questo ci ha permesso di scoprire che molti terreni erano in realtà in mano alle famiglie mafiose. Noi abbiamo fatto solo il nostro dovere". Lo ha detto il presidente del parco dei Nebrodi, Giuseppe Antoci, nell'aula bunker del carcere Ucciardone di Palermo, in occasione del 24/mo anniversario della strage di Capaci dove furono uccisi il magistrato Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e i loro agenti di scorta. Antoci, che per la sua attività di sorveglianza ha subito la settimana scorsa un attentato, ha ringraziato i ragazzi delle scorte, ribadendo di "aver bisogno di normalità, abbiamo fatto solo il nostro dovere". Poi ha concluso con una curiosità: "Io credo molto nella provvidenza - ha aggiunto Antoci che si è rivolto in particolare alla sorella del giudice ucciso, Maria Falcone - il mio attentato è stato compiuto all'1.40 del 18 maggio, lo stesso giorno in cui è nato Giovanni Falcone".

ANSA

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