AGCOM richiama la Rai per la presentazione del libro del figlio di Riina e la Commissione Antimafia plaude.
Il figlio di Riina Salvatore non doveva andare in Tv, su di un canale per il quale i cittadini pagano il canone, soprattutto anche noi quelli della strage di via dei Georgofili paghiamo il canone Rai.
Non avrebbe dovuto andare in nessuna TV anche la più privatissima, il figlio del macellaio di via dei Georgofili, peraltro condannato pure lui per associazione mafiosa, ma men che meno sulla Rai 1. Detto questo il contraddittorio non sarebbe servito a nulla. Quale contraddittorio se in Italia vi sono vittime di stragi così terribili e scomode come quella di via dei Georgofili che al figlio i Riina mai sarebbe stata menzionata? Come si può pensare che il contraddittorio sarebbe stato sufficiente a determinarlo un parente di giudice o di un tutore dell’ordine ammazzati da Riina? Il contraddittorio avrebbe avuto un senso qualora davanti a Salvo Riina fosse stato schierato un plotone di parenti di vittime innocenti, ma siccome non era possibile farlo e mai la Rai lo avrebbe fatto, il libro di Riina non doveva essere presentato punto. Ora quella del contraddittorio è un modo per saltarci fuori si spera con dignità. Ma innocenza non c'è stata, solo offesa alle vittime, e tutto è inutile, potrà bastare alla Presidente della Commissione Antimafia, ma è il suo mestiere.
Giovanna Maggiani Chelli
Presidente
Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili
Ass. Georgofili: ''Scandaloso che il figlio di Riina sia andato in tv''
- Dettagli
- AMDuemila-1