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Bologna. "Inquietante perchè lui usa dei codici mafiosi": cosi il presidente di Libera, Don Luigi Ciotti, ha commentato l'intervista a Salvo Riina andata in onda ieri sera a "Porta a Porta" riferendosi alla parte in cui il figlio di Totò parla dei collaboratori di giustizia e specificando di non aver visto la puntata ma di averne letto i contenuti su alcuni quotidiani. "Per me - ha detto Don Ciotti a margine di un incontro a Bologna con gli studenti universitari - è molto importante alzare il tono della voce perchè a Libera aderiscono alcune migliaia di familiari delle vittime innocenti delle mafie a cui sono stati strappati i loro affetti. Il 70 per cento di queste persone non conosce la verità. C'è bisogno di verità non di creare enfasi su storie che hanno fatto soffrire il nostro Paese".

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