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Firenze. "La Fondazione Antonino Caponnetto esprime la propria totale contrarietà al fatto che i media pubblici e privati stiano dando alla presentazione del libro del figlio di Riina un enorme risalto. È ovvio che un figlio può ricordare il padre come meglio crede, ma ciò rimane una questione personale. Non è accettabile che un libro che elogia il capo dei capi della mafia sia presentato con tutti i crismi". Lo scrive in una nota Salvatore Calleri, presidente della Fondazione Antonino Caponnetto, criticando l'annunciata presenza del figlio di Totò Riina stasera a Porta a Porta e ricordando come, la stessa trasmissione, aveva già ospitato in passato "i rampolli della famiglia Casamonica". "Questo dimostra che in Italia si subisce ancora il fascino perverso della mafia", aggiunge Calleri spiegando che la "Fondazione Caponnetto si associa all'indignazione di Maria Falcone" e chiede che "la trasmissione di Bruno Vespa venga bloccata dalla Rai". Infine, la Fondazione che porta il nome del magistrato fiorentino per molti anni procuratore a Palermo, chiede che venga appurata "l'eventuale sussistenza di connessioni tra le visibilità che vengono con periodicità concesse ai figli dei boss e la lotta per conquistare la leadership di cosa nostra".

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