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Il boss che la Procura considera a capo del clan di Villabate da qualche giorno è sottoposto solamente all'obbligo di dimora nel comune di Terrasini. Ai suoi avvocati non sarebbe stato notificato un avviso di conclusione delle indagini

Per arrestarlo sono dovuti andare "nell'altro capo del mondo". Ora a distanza di quasi tre anni torna libero per un cavillo Antonino Messicati Vitale, il boss che la Procura considera a capo del clan di Villabate.
Da qualche giorno Messicati Vitale - come si legge sulle pagine del Giornale di Sicilia - è sottoposto solamente all'obbligo di dimora nel comune di Terrasini. E ancora una volta per un cavillo: sono scaduti i termini di custodia cautelare perché ai suoi avvocati non sarebbe stato notificato un avviso di conclusione delle indagini.
Messicati Vitale nel 2012 riuscì a sfuggire all'operazione "Sisma", contro i clan di Misilmeri e Belmonte Mezzagno. Ma la sua latitanza durò poco, grazie alle indagini dei carabinieri fu arrestato una prima volta nel 2013. Dopo essere sfuggito alla cattura, infatti, si era nascosto in un lussuoso residence a Bali, in Indonesia, luogo in cui aveva festeggiato i suoi quarant'anni con una festa durante la quale l'orchestra intonò il tema del "Padrino". Poi era stato arrestato per la seconda volta nell'ottobre 2014.

palermotoday.it

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