Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

di Silvio Schembri
La scrivania era ancora da sistemare del tutto. C'era soltanto la tastiera del pc e una stampante. Ma poco importavano stamani i dettagli. L'obiettivo era un altro: accogliere il testimone di giustizia di Bivona (Agrigento) Ignazio Cutrò nel nuovo ufficio dove - a partire da oggi - lavorerà come impiegato regionale. Cutrò, testimone in un processo contro la famiglia mafiosa del suo paese, ha trovato ad attenderlo il prefetto di Agrigento, Nicola Diomede, e il comandante provinciale dei carabinieri, il colonnello Claudio Mettifogo. E' il primo testimone assunto dalla Regione Siciliana in seguito alla legge varata dall'Ars che prevede l'assunzione nell'amministrazione regionale dei testimoni di giustizia siciliani. Dopo anni di battaglie, e dopo le condanne alle persone processate grazie alle testimonianze di Cutrò, il testimone adesso potrà lavorare a Bivona (Agrigento), continuando a vivere nel suo paese anziché spostarsi in una località segreta ed assumendo una nuova identità. "Ritengo che sia questa la vera vittoria dello Stato - ha affermato Cutrò -, devono essere i mafiosi ad andare via e non le persone perbene".

palermo.repubblica.it

ANTIMAFIADuemila
Associazione Culturale Falcone e Borsellino
Via Molino I°, 1824 - 63811 Sant'Elpidio a Mare (FM) - P. iva 01734340449
Testata giornalistica iscritta presso il Tribunale di Fermo n.032000 del 15/03/2000
Privacy e Cookie policy

Stock Photos provided by our partner Depositphotos