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di-matteo-nino27 aprile 2014
Roma. ''Fino da quando il 41 bis è stato introdotto, l'abolizione del 41 bis è uno degli scopi fondamentali dell'organizzazione mafiosa, quindi non mi stupirebbe se eventualmente qualcuno tentasse di utilizzare singole vicende legati a singoli detenuti per cercare una ulteriore e ennesima strumentalizzazione contro il 41 bis, che invece è necessario mantenere e mantenere nelle forme rigorose in cui oggi è previsto''. Lo ha detto il pm Nino Di Matteo, intervistato sul blog di Beppe Grillo, a proposito del parere negativo dato dalla Procura di Palermo alla proroga del 41 bis a Bernardo Provenzano, poi decisa dal ministro della Giustizia, Andrea Orlando La Procura di Palermo, insieme con quelle di Caltanissetta e Firenze, ha spiegato Di Matteo, ''ha ritenuto che in questo momento, e con queste condizioni di salute, certificate da più perizie, il Provenzano non sarebbe in grado di fare uscire ordini neanche se detenuto a un regime normale di alta sorveglianza e non di 41 bis, per questo avevamo ritenuto di esprimere un parere contrario all'ulteriore proroga del 41 bis allo stato''. ''Questo su un presupposto che però deve essere chiaro a tutti - ha infine ribadito il pm - Il 41 bis è regime assolutamente fondamentale, e noi auspichiamo che venga mantenuto nella sua vigenza e nella sua regola attuale anche in futuro''.

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